Decreto Ristori: tutte le misure a sostegno delle imprese

di Michele Aquilino

Il Governo annuncia le misure contenute nell’ultimo decreto. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ecco quali sono gli aiuti già ufficialmente garantiti dal Governo. Contributi a fondo perduto, cassa integrazione, esonero IMU e non solo.

Con la conferenza stampa congiunta di ieri sera – tenuta dal premier Giuseppe Conte e dai ministri Gualtieri e Patuanelli – è stato presentato il Decreto Ristori. Stiamo parlando del Decreto Legge partorito dal Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri. Non un nuovo Dpcm, dunque, ma un provvedimento figlio del Governo nel suo insieme. L’obiettivo – difficile ma indifferibile – di questo decreto è dunque quello di ristorare le attività maggiormente penalizzate dalle chiusure – totali o parziali – disposte negli ultimi giorni.

Lo scenario in cui il Decreto Ristori si inserisce è carico di tensione. Lo spettro di un nuovo lockdown, magari anche più aspro rispetto alle chiusure già in vigore da lunedì (ricordiamo le limitazioni per bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema e teatri), appare insostenibile ai più. Il Governo stesso ripete a gran voce di voler scongiurare misure più restrittive di quelle già in atto. L’interrogativo dunque è se queste ultime misure saranno davvero in grado di permettere a tantissime piccole e medie realtà produttive e commerciali del Paese di sopravvivere nei prossimi mesi. Il Governo ci prova mettendo sul piatto altri fondi per oltre 5 miliardi. Vediamo nel dettaglio cosa è contenuto nel Decreto Ristori.

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Tutte le misure del Decreto Ristori

Ecco tutte le misure e i temi contenuti nel Decreto Ristori ed annunciate dal Consiglio dei Ministri con il comunicato stampa n. 69, di cui si richiamano i contenuti:

  • contributi a fondo perduto;
  • proroga della cassa integrazione;
  • esonero dal versamento dei contributi previdenziali;
  • credito d’imposta sugli affitti;
  • cancellazione della seconda rata IMU;
  • misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo;
  • fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti;
  • reddito di emergenza;
  • indennità di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo;
  • sostegno allo sport dilettantistico;
  • contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca;
  • salute e sicurezza;
  • giustizia.

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Contributi a fondo perduto

Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle Entrate in relazione ai contributi previsti dal Decreto Rilancio.

La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.

L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.

Per conoscere in dettaglio tutte le attività interessate da questo contributo a fondo perduto, puoi consultare l’articolo Codici Ateco Decreto Ristori: chi ha diritto al contributo?

Proroga della cassa integrazione

Vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche.

È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni.

Decreto Ristori | Fonte: Youtube – Canale Palazzo Chigi

Esonero dal versamento dei contributi previdenziali

Viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021

L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:

  • al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
  • al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%. 

Credito d’imposta sugli affitti

Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.

Cancellazione della seconda rata IMU

La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.

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Misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo

Sono previste:

  • una indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo;
  • la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo.

Fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti

È stanziato complessivamente 1 miliardo per il sostegno nei confronti di alcuni settori colpiti:

  • 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator;
  • 100 milioni per editoria, fiere e congressi;
  • 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale;
  • 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.

Reddito di emergenza

A tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.

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Indennità di 800 euro per i lavoratori del settore sportivo

È riconosciuta un’ulteriore indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dal Decreto Cura Italia e dal Decreto Rilancio. L’importo è aumentato da 600 a 800 euro.

Sostegno allo sport dilettantistico

Per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche viene istituito un apposito Fondo le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport.

Il Fondo viene finanziato per 50 milioni di euro per il 2020 per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani.

Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca

Viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive.

Il sostegno arriva attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019.

Salute e sicurezza

Si prevede un insieme di interventi per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria del nostro Paese nei confronti dell’emergenza Coronavirus. Tra questi:

  • lo stanziamento dei fondi necessari per la somministrazione di 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia;
  • l’istituzione presso il Ministero della salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di tracciamento del contagio.

Giustizia

Il decreto prevede anche specifiche misure per il settore giustizia. Tra l’altro, si introducono disposizioni:

  • per l’utilizzo di collegamenti da remoto per l’espletamento di specifiche attività legate alle indagini preliminari e, in ambito sia civile che penale, alle udienze;
  • per la semplificazione del deposito di atti, documenti e istanze.

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