Come lavorare o assumere con Libretto Famiglia

di Michele Aquilino
come lavorare o assumere con libretto famiglia

Dal 2018 sono state introdotte le nuove regole sul Libretto Famiglia. È possibile mettere in regola tutti i piccoli lavori che ogni giorno sono svolti nelle nostre case. Scopriamo limiti, regole e compensi di questa forma di lavoro, per capire come lavorare o assumere con il Libretto Famiglia.

Chi può usare il Libretto Famiglia?

Sempre più cittadini vogliono capire come lavorare o assumere con il Libretto Famiglia. Si tratta, in effetti, di una forma di lavoro e di retribuzione rivolta a persone fisiche che non esercitano attività professionale o d’impresa. Abbiamo già chiarito in un altro articolo la differenza con la prestazione d’opera occasionale, che riguarda il lavoro autonomo. In particolare, si può ricorrere al Libretto Famiglia per:

  • piccoli lavori domestici, ad esempio pulizie o giardinaggio;
  • assistenza a bambini, anziani e disabili;
  • insegnamento privato supplementare.

Limiti per lavorare o assumere con il Libretto Famiglia

Con riferimento ad ogni anno solare, bisogna rispettare i seguenti limiti:

  • il prestatore non può ricevere più di €5.000 dalla totalità degli utilizzatori;
  • l’utilizzatore non può erogare più di €5.000 alla totalità dei propri prestatori;
  • il singolo rapporto tra utilizzatore e prestatore non può superare €2.500.

Si tratta di importi netti, cioè non entrano nel calcolo contributi INPS, premi INAIL e costi di gestione. Le soglie passano da €5.000 a €6.666 per le seguenti categorie di lavoratori:

  • soggetti con pensione di vecchiaia o di invalidità;
  • giovani con meno di 25 anni regolarmente iscritti a scuola o all’università;
  • persone disoccupate, ai sensi dell’art. 19, decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
  • soggetti che percepiscono il reddito di inclusione (REI) o altre forme di sostegno al reddito.

Cosa devo fare per lavorare o assumere con Libretto Famiglia?

Sia gli utilizzatori che i prestatori devono registrarsi all’INPS. Si può fare tramite il Contact Center o tramite i patronati e gli intermediari abilitati, se muniti di apposita delega. In questo modo si possono comunicare le seguenti informazioni:

  • i dati anagrafici del prestatore;
  • il compenso pattuito;
  • il luogo di svolgimento della prestazione;
  • la durata;
  • l’ambito di svolgimento;
  • altre informazioni per la gestione del rapporto.

Compenso e modalità di pagamento

Il Libretto Famiglia si acquista con versamenti attraverso l’F24 Elide o tramite il “Portale dei pagamenti“. Sarà l’INPS poi a girare al prestatore le somme che gli spettano entro il 15 del mese successivo a quello della prestazione.

Il lavoratore riceve un compenso lordo di €10,00 per attività che possono durare al massimo un’ora. Ad esempio, infatti, per un’attività di 90 minuti, l’utilizzatore “brucia” due voucher da €10,00. In particolare, il compenso lordo è composto dalle seguenti voci:

  • €8,00 come compenso netto del lavoratore;
  • €1,65 a titolo di contributi alla Gestione Separata INPS;
  • €0,25 per il premio assicurativo INAIL;
  • €0,10 per finanziare gli oneri gestionali sostenuti dall’INPS.

Altre modalità di acquisto dei voucher sono:

  • in formato cartaceo presso le sedi INPS;
  • presso i tabaccai convenzionati o con l’internet banking di Intesa Sanpaolo;
  • tramite le banche popolari;
  • tramite gli Uffici Postali.

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