Linee guida stabilimenti balneari: le indicazioni dell’Inail

di Michele Aquilino
Linee guida stabilimenti balneari

L’Inail pubblica le linee guida per la corretta gestione degli stabilimenti balneari e degli accessi alle spiagge. In vista della riapertura ufficiale di questo settore, il Governo ne terrà conto. Distanze fra ombrelloni e lettini, servizi igienici e tanto altro: vediamo cosa ci aspetta in vista dell’estate.

Tutto ancora fermo, ma è inevitabile progettare la riapertura. Stiamo parlando di spiagge e stabilimenti balneari. Tali attività, infatti, sono fra quelle ancora bloccate in questo momento, ma sono ormai stati fugati tutti i dubbi sul fatto che la stagione vacanziera si svolgerà. Da un lato, gli operatori del turismo che non possono assolutamente permettersi una serrata totale nei mesi estivi; dall’altro, il calo dei contagi che agevola una timida ripresa. La riapertura, in ogni caso, potrà avvenire solo seguendo regole molto precise. Proprio in quest’ottica, l’Inail ha pubblicato il 12 maggio alcune linee guida per gli stabilimenti balneari. Il Governo andrà dunque a regolamentare la riapertura e gli accessi alle spiagge seguendo queste raccomandazioni.

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Il documento dell’Inail è suddiviso in diverse aree:

  • stabilimenti balneari o spiagge attrezzate;
  • spiagge libere;
  • misure specifiche per i lavoratori.

Linee guida per gli stabilimenti balneari o spiagge attrezzate

Le linee guida per i lidi sono catalogate come segue:

  • accoglienza;
  • zone ombreggio e solarium;
  • servizi e spazi complementari;
  • misure igienico-sanitarie.
Accoglienza

In tema di accesso alle spiagge attrezzate, i consigli dell’Inail si riassumono in:

  • adozione di un sistema di prenotazione degli accessi, anche organizzato per fasce orarie;
  • preferenza per sistemi di pagamento elettronico, se non addirittura preventivo in fase di prenotazione tramite app;
  • percorsi di entrata e uscita differenziati, ove possibile.

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Zona ombreggio e solarium

Appare più articolata la gestione della fase di permanenza dei bagnanti nello stabilimento. Bisognerà infatti garantire il passaggio sulla battigia, permettendo il giusto distanziamento tra passanti e bagnanti. L’obiettivo è quello di ridurre al massimo il rischio di contatti. A tal fine l’Inail prevede:

  • per la distribuzione delle postazioni dei bagnanti:
    • numerazione di tutti gli ombrelloni e registrazione di tutti gli utenti associati ai singoli ombrelloni;
    • assegnazione del medesimo ombrellone a chi si prenota per più giornate, con igienizzazione dello stesso e delle relative attrezzature (sedie a sdraio, lettini) all’arrivo di un nuovo utente, anche nella stessa giornata;
    • modalità di transito specifiche tra ombrelloni e battigia e viceversa;
    • accompagnamento agli ombrelloni da parte di uno staff appositamente preparato, che riepilogherà al cliente le misure da rispettare;
    • facile individuazione delle aree relative ai servizi e delle misure da seguire;
    • definizione delle procedure da seguire in caso di pioggia o maltempo, per evitare assembramenti tra i bagnanti;
    • aree dedicate ai bagnini, con garanzia di un adeguato distanziamento;
  • per il distanziamento fra gli ombrelloni:
    • almeno 5 metri di distanza tra le file;
    • non meno di 4,5 metri fra gli ombrelloni della stessa fila;
  • per la dotazione di sedie a sdraio e lettini:
    • fornitura in numero limitato, congruo a garantire una distanza di almeno 2 metri dalle attrezzature degli ombrelloni contigui;
    • il distanziamento minimo di 2 metri vale solo tra persone che non appartengono allo stesso nucleo familiare o comunque non conviventi;
    • almeno 2 metri di distanza anche per le attrezzature non fornite in abbinamento ad un ombrellone.

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Servizi e spazi complementari

Per l’utilizzo degli spazi comuni, l’Inail raccomanda quanto segue:

  • divieto di uso promiscuo delle cabine se non per familiari o conviventi;
  • igienizzazione delle cabine fra un utente e il successivo;
  • divieto di giochi, feste e qualsiasi attività di gruppo che possa dare luogo ad assembramenti;
  • inibito l’accesso alle piscine interne allo stabilimento;
  • per le aree di ristorazione, seguire le linee guida previste per i ristoranti;
  • nell’utilizzo di servizi igienici e docce, rispettare la distanza di 2 metri (se non in presenza di barriere di separazione fra le postazioni);
  • evitare l’uso promiscuo di qualsiasi attrezzatura, preferibilmente identificandole tutte (es. numerare i singoli lettini registrando il nominativo dell’utente abbinato a quel lettino, previa igienizzazione prima dell’utilizzo da parte di un altro utente).
Misure igienico-sanitarie

Ulteriori misure generiche per limitare il contagio sono:

  • obbligo per tutti gli utenti di indossare la mascherina dall’accesso fino alla propria postazione e parimenti durante il percorso nella fase di uscita;
  • installazione di dispenser per l’igiene delle mani in più punti, facilmente accessibili, dello stabilmento;
  • pulizia almeno giornaliera di tutte le superfici e gli arredi delle cabine e delle aree comuni, anche con detergenti comuni;
  • sanificazione frequente di attrezzature (sedie a sdraio, lettini, galleggianti e natanti), materiali, oggetti e servizi igienici, limitando l’utilizzo di strutture (es. cabine, docce, spogliatoi) per le quali non sia possibile assicurare una disinfezione intermedia tra un utilizzo e l’altro;
  • pulizia dei servizi igienici più volte durante la giornata e disinfezione a fine giornata, dopo la chiusura; all’interno del servizio dovranno essere disponibili, oltre al sapone per le mani, prodotti detergenti e strumenti usa e getta per la pulizia che ciascun cliente potrà fare in autonomia;
  • predisporre le docce all’aperto, con frequente pulizia e disinfezione a fine giornata.

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Il protocollo per le spiagge libere

È facile immaginare che l’adozione di adeguate misure nelle spiagge libere sia molto più difficile. In quest’ottica si muovono le previsioni dell’Inail. Le raccomandazioni per queste aree ad accesso gratuito infatti sono le seguenti:

  • intensa attività di sensibilizzazione e comunicazione da parte dei soggetti responsabili di tali aree;
  • definizione delle modalità di accesso e di fruizione delle spiagge;
  • affissione di cartelli, specialmente nei punti di accesso, che riportino la raccomandazione di mantenere una distanza di almeno 1 metro e il divieto di assembramenti (preferibilmente scritto in più lingue);
  • suddividere, anche utilizzando dei nastri, le aree di spiaggia libera per stabilire le singole aree di utenza, rispettando le distanze previste per gli stabilimenti balneari;
  • favorire l’accesso su prenotazione per fasce orarie, anche attraverso app o altri strumenti digitali;
  • prevedere regole per evitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia e dunque il rischio di assembramenti;
  • assicurare misure di pulizia della spiagge e di igienizzazione delle parti comuni (es. eventuali servizi igienici);
  • affidare, ove possibile, la gestione delle spiagge a enti/soggetti che dispongono di personale adeguatamente formato, comprese associazioni di volontariato ed enti del Terzo Settore.

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Linee guida per i lavoratori degli stabilimenti balneari

Regole specifiche dovranno essere seguite non solo dagli utenti ma anche dai lavoratori degli stabilimenti. In particolare, il documento tecnico dell’Inail prevede:

  • corretta e frequente igiene delle mani;
  • mascherina chirurgica per il personale amministrativo;
  • mascherina chirurgica più separatore (es. in plexiglass) per gli operatori alla cassa;
  • uso di guanti in nitrile e frequente pulizia delle mani per gli addetti al posizionamento e alla rimozione di ombrelloni, lettini ecc.;
  • nell’attività di salvamento svolta dal bagnino, attenersi alle raccomandazioni impartite dall’Italian Resuscitation Council (IRC) nonché dall’European Resuscitation Council (ERC) nell’esecuzione della rianimazione cardiopolmonare; in particolare:
    • valutare il respiro solo guardando il torace, senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima;
    • eseguire solo compressioni, senza ventilazioni;
    • indossare i DPI;
    • utilizzare normalmente un defibrillatore, ove disponibile;
    • disinfettare le mani appena concluse le operazioni;
    • cambiarsi gli indumenti il prima possibile.

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Ricordiamo che quelle riportate sono le raccomandazioni dell’Inail, che il Governo dovrebbe seguire nei prossimi provvedimenti. Oltre alle prossime norme emanate dal Governo, sarà comunque fondamentale seguire le eventuali ordinanze regionali che potrebbero ulteriormente stravolgere le regole da seguire.

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