Bonus mobili ed elettrodomestici: ecco come funziona

di Francesco Aquilino
bonus mobili ed elettrodomestici

Sai che chi effettua lavori di ristrutturazione può godere di una detrazione del 50% sulle spese di arredo? Scopri come ottenere il bonus mobili ed elettrodomestici, i requisiti di accesso e gli adempimenti richiesti.

La legge di bilancio 2020 ha esteso all’anno in corso la possibilità di ottenere una detrazione del 50% sulle spese di acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. Il beneficio è valido solo per gli arredi di immobili oggetto di ristrutturazioni edilizie. Scopriamo nel dettaglio tutti gli aspetti relativi al Bonus mobili ed elettrodomestici: requisiti, limiti di spesa e adempimenti necessari.

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Bonus mobili ed elettrodomestici: in quali casi spetta?

Le tipologie di immobili

Presupposto essenziale è la realizzazione di lavori di ristrutturazione edilizia, con fruizione della relativa detrazione del 50%. I lavori possono riguardare:

  • singole unità immobiliari residenziali;
  • parti comuni di edifici residenziali.

Quando i lavori di ristrutturazione riguardano singole unità immobiliari, il bonus mobili spetta anche su arredi destinati ad ambienti diversi da quelli ristrutturati (ad esempio, l’acquisto di una nuova cucina a seguito della ristrutturazione del bagno). Se la ristrutturazione interessa una pertinenza, si ha diritto alla detrazione anche per gli arredi dell’immobile principale. Gli interventi su parti condominiali danno invece diritto alla detrazione solo per l’acquisto di arredi da impiegare negli spazi comuni (guardiole, lavatoi, ecc.) e non nelle singole abitazioni.

I lavori di ristrutturazione devono avere inizio prima dell’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici. La data di inizio lavori si può evincere dalle abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, quando richieste, o da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, negli altri casi.

I lavori che danno diritto al bonus mobili e ristrutturazioni

Tra i lavori di ristrutturazione che danno diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici rientrano:

  • su singoli appartamenti:
    • manutenzione straordinaria;
    • restauro e risanamento conservativo;
    • ristrutturazione edilizia;
  • su immobili danneggiati da eventi calamitosi (se è stato dichiarato lo stato di emergenza):
    • ricostruzione;
    • ripristino;
  • su interi fabbricati:
    • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • su parti comuni di edifici residenziali:
    • manutenzione ordinaria;
    • manutenzione straordinaria;
    • restauro e risanamento conservativo;
    • ristrutturazione edilizia.

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Invece, non danno mai diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici:

  • i lavori di manutenzione ordinaria eseguiti su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, rifacimento di intonaci interni);
  • la realizzazione di posti auto o box pertinenziali.

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Bonus mobili ed elettrodomestici: limite di spesa e acquisti ammessi

La detrazione del 50% si applica ad una spesa massima pari a 10.000 euro. Essa è fruita in dieci quote annuali di pari importo. Al contrario di ciò che avviene con il Bonus ristrutturazione, la detrazione non può essere trasferita né in caso di decesso, né per cessione dell’immobile. Quindi, chi ha sostenuto le spese di acquisto degli arredi gode delle residue quote di detrazione anche a seguito di trasferimento dell’immobile. Il limite di 10.000 euro è riferito alla singola unità immobiliare, comprese le sue pertinenze. Di conseguenza, se si effettuano lavori su più unità immobiliari senza vincolo di pertinenzialità, il tetto di spesa si moltiplica.

Gli acquisti su cui calcolare la detrazione devono riguardare:

  • mobili nuovi (letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione, ecc.);
  • elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+, ad eccezione di forni e lavasciuga per cui è ammessa anche la classe A (frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento).

Quali adempimenti sono richiesti per fruire del Bonus?

Come precisato in precedenza, si ha diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici solo a seguito di lavori di ristrutturazione. Ciò implica che per fruire della detrazione, è necessario riportare in dichiarazione anche gli importi relativi al Bonus ristrutturazione.

Inoltre, i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente con uno dei seguenti mezzi:

  • bonifico (non necessariamente quello per ristrutturazioni edilizie);
  • carta di debito;
  • carta di credito.

Non sono ammessi i pagamenti per mezzo di assegni, contanti e altri mezzi di pagamento.

Anche in caso di acquisto con finanziamento a rate si ha diritto alla detrazione. In questo caso è necessario conservare copia della ricevuta del pagamento effettuato dalla società che eroga il finanziamento. Ai fini della detrazione, la spesa si considera sostenuta al momento di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.

I documenti da conservare per non perdere il diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici sono:

  • ricevuta di pagamento (bonifico, ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

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