Detrazione spese del podologo: le regole da seguire

di Antonella Salzarulo
detrazione spese del podologo

Quando le spese sostenute per pedicure curativo presso un podologo possono essere portate in detrazione dall’IRPEF? Leggi di più sulla detrazione spese del podologo.

L’articolo 3 del DM del 29 marzo 2001 individua quali sono i professionisti sanitari le cui cure riabilitative è possibile portare in detrazione. Il podologo rientra tra queste. E’ quindi possibile portare in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi le spese del podologo. Ma attenzione alla modalità di pagamento, di cui parleremo più avanti.

Leggi di più: Differenza tra deduzione e detrazione: facciamo chiarezza

Quali cure sono detraibili?

Come detto sopra, il DM 29/03/2001 contiene l’elenco dei professionisti sanitari le cui cure sono considerate detraibili.

Nello specifico:

  • podologo;
  • fisioterapista;
  • logopedista;
  • ortottista – assistente di oftalmologia;
  • terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva;
  • tecnico della riabilitazione psichiatrica;
  • terapista occupazionale;
  • educatore professionale.

Attenzione! Le spese sostenute per le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali sopra elencate sono detraibili senza necessità di prescrizione medica (vedi circolare n. 19/2012, risposta 2.2).

Leggi di più: Detrazione spese per ricovero: le regole da seguire

Le regole da seguire per mantenere il diritto alla detrazione spese del podologo

Ma cosa deve fare il contribuente per far sì che la spesa sostenuta dal podologo sia considerata detraibile? La risposta è molto semplice. Infatti il contribuente deve fare attenzione a queste poche cose:

  • deve essere in possesso di un documento di certificazione del corrispettivo (fattura) rilasciato dal professionista sanitario;
  • dal documento deve risultare in maniera chiara la figura professionale che ha reso la prestazione;
  • la fattura deve contenere la descrizione della prestazione sanitaria ricevuta;
  • pagare la prestazione attraverso uno strumento di pagamento tracciabile che può essere il bonifico, la carta di credito, l’assegno e così via.

Invece possono essere pagate anche in contanti, le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Cosa si intende per detrazione

Le detrazioni fiscali sono quelle spese sostenute nell’anno che riducono l’imposta da versare con la dichiarazione dei redditi relativa a quel periodo d’imposta.

Deduzioni detrazioni infatti ci aiutano a ridurre il carico fiscale. Nello specifico, lo fanno intervenendo in momenti diversi del calcolo che porta dai redditi conseguiti nell’anno agli importi concretamente dovuti a titolo di imposta.

Fra le voci più rilevanti che danno luogo a detrazioni fiscali troviamo, ad esempio:

  • carichi di famiglia;
  • spese sanitarie;
  • opere di ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica;
  • spese universitarie;
  • spese funebri;
  • interessi sul mutuo prima casa.

Nello specifico è possibile portare in detrazione dall’IRPEF il 19% delle spese sostenute per le cure dal podologo per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (franchigia). L’importo detraibile è riferito al totale della fattura e va inserito nel rigo della dichiarazione dei redditi riferito alla detrazione per spese sanitarie.

Ai fini della dichiarazione 730 precompilata tali spese saranno già note all’Agenzia delle Entrate; tuttavia è opportuno conservare copia cartacea della documentazione, in vista di un possibile controllo da parte dell’Agenzia stessa.

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