Bonus 600 euro: caos totale sul sito dell’INPS

di Francesco Aquilino
bonus 600 euro

Il fatidico giorno è arrivato. Ma sul sito dell’INPS si registrano difficoltà ed episodi eclatanti. Tantissimi utenti denunciano l’impossibilità di accedere al sito. Alcuni hanno incredibilmente avuto accesso all’area riservata di altri utenti. Più fluido il funzionamento dei siti delle Casse professionali private.

Il tanto atteso 1° aprile è arrivato. Milioni di italiani erano pronti a presentare la loro richiesta per accedere al famoso bonus di 600 euro per il mese di marzo 2020. Ma non è andato tutto liscio! Anzi… Gran parte degli utenti non ha avuto la possibilità di accedere al servizio. Altri hanno denunciato episodi tanto esilaranti quanto gravi. Ma prima di entrare nel dettaglio, ricordiamo quali soggetti hanno diritto a godere del bonus:

  • i liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla stessa data, iscritti alla Gestione separata (di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • i lavoratori:
    • autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (rientrano in questa categoria gli artigiani, i commercianti, i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni);
    • dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione e purché gli stessi non risultino titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;
    • del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
    • iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo) da cui è derivato un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione  purché non risultino titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione.

Leggi di più: Bonus 600 euro INPS al via dal 1 Aprile

Bonus 600 euro: sito dell’INPS in tilt!

Come ampiamente spiegato nei giorni scorsi, è possibile richiedere il bonus accedendo alla propria area riservata sul sito www.inps.it. Ma chi ha provato a presentare la richiesta poco dopo lo scoccare della mezzanotte è rimasto deluso. Già nelle prime ore il servizio risultava inaccessibile. Solo nelle ore centrali della notte gli utenti più stoici sono riusciti a presentare la loro richiesta online. Per parola del presidente dell’INPS Tridico sono state oltre 300.000 le domande regolari presentate in questo lasso temporale.

Poi, nella prima mattinata, si torna al caos totale! Tantissime le testimonianze di intermediari e comuni cittadini che hanno visto respinti i numerosi tentativi di accesso ai servizi. Ma non si sono registrate solo difficoltà di accesso. Infatti, in barba ad ogni legge sul rispetto della privacy, molti cittadini hanno testimoniato sui social di essere stati reindirizzati, utilizzando le proprie credenziali, nell’area riservata di altri utenti. La gravità del fatto, unita all’incredibile affollamento che ha affaticato oltremodo i server, ha spinto l’INPS a sospendere momentaneamente il servizio.

In attesa del ripristino delle piene funzionalità del sito e dei servizi annessi, è il caso di ricordare che non vi è alcuna necessità di affannarsi. L’INPS ha infatti più volte ribadito che non ha alcuna rilevanza l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Tutti gli aventi diritto potranno ricevere il bonus di 600 euro, anche presentando la domanda nei prossimi giorni. L’importo verrà accreditato direttamente su conto corrente. A tal fine è necessario comunicare l’IBAN di destinazione dell’aiuto.

Casse professionali private: via alle domande dalle ore 12

Dopo i ritardi dei giorni scorsi, che hanno generato non pochi dubbi e incertezze, nella notte del 1° aprile è stato pubblicato il decreto ministeriale che estende l’accesso al bonus di 600 euro per il mese di marzo anche ai professionisti iscritti alle Casse di previdenza private. Le varie Casse, già al lavoro da giorni per predisporre le procedure online, hanno dato il via alla presentazione delle domande di accesso al Reddito di Ultima Istanza a partire dalle ore 12 di oggi. Al contrario di quanto avvenuto al sito dell’INPS, i siti delle Casse professionali hanno retto all’urto delle richieste, pur registrando fisiologici rallentamenti.

Si ricorda che, al contrario di quanto previsto per il bonus INPS, il Reddito di Ultima Istanza prevede delle soglie reddituali di accesso. In particolare esso è riconosciuto:

  • ai lavoratori che hanno percepito, nell’anno d’imposta 2018, un reddito complessivo (comprensivo di cedolare secca e locazioni brevi) non superiore a 35.000 euro, la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza Coronavirus;
  • ai lavoratori che hanno percepito, nell’anno d’imposta 2018, un reddito complessivo (comprensivo di cedolare secca e locazioni brevi) compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro e che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività autonoma o libero professionale in conseguenza dell’emergenza Coronavirus.

Leggi di più: Bonus 600 euro esteso ai Professionisti con Cassa

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