Controlli Modello Redditi 2022: cosa fare prima dell’invio

di Michele Aquilino

Come prepararsi alla corretta gestione dell’invio del Modello Redditi 2022? Ecco alcuni fra gli errori più comuni e gli accorgimenti utili per evitare spiacevoli sorprese.

Il 30 novembre si avvicina a grandi passi e porta con sé la scadenza per la trasmissione del Modello Redditi 2022. Si tratta di una fase preparatoria in cui l’attenzione è posta principalmente sui dati di carattere prettamente informativo o statistico, previsti dalle norme e dalle istruzioni di compilazione. Se il corretto inserimento di redditi, compensi, detrazioni ecc. è già avvenuto entro il 30 giugno – al fine di procedere con i versamenti di imposte e contributi -, bisogna effettuare gli ultimi controlli formali per effettuare l’invio del Modello Redditi 2022 in totale serenità.

Proprio in quest’ottica, andiamo dunque a vedere quali sono alcuni tra gli errori più frequenti (che possono comportare lo scarto della trasmissione) e quali sono gli strumenti a disposizione dei professionisti per evitare spiacevoli sorprese.

Leggi di più: Dichiarazione dei redditi 2022: come fare per consultarla

Controlli Modello Redditi 2022: gli errori più comuni

Proviamo a riepilogare insieme alcuni fra gli errori più frequenti che possono essere compiuti in vista della trasmissione del Modello Redditi 2022.

Corretta compilazione dei quadri “quantitativi”

Naturalmente la base di tutti i controlli che possono essere effettuati sul Modello Redditi 2022 riguarda l’analisi dei quadri “quantitativi”, vale a dire quei quadri della dichiarazione che determinano il risultato delle imposte e/o dei contributi da versare. Pensiamo ad esempio al quadro RE (per la libera professione), al quadro RG (per le imprese in contabilità semplificata), al quadro LM (professionisti e imprese in regime forfettario o dei minimi), al quadro RR (calcolo dei contributi INPS per Artigiani, Commercianti e iscritti alla Gestione Separata), al quadro RB (redditi da fabbricati, ad esempio per canoni di locazione), ma anche al quadro RN (che determina il calcolo dell’IRPEF).

Un errore in uno di questi quadri può apparire meno problematico, in quanto difficilmente determina lo scarto della dichiarazione trasmessa, ma proprio per questo risulta più subdolo e pericoloso.

Se l’errore viene rilevato in autonomia da chi effettua l’invio, sarà possibile porre rimedio. Ciò infatti potrebbe voler dire ravvedere le imposte (ma non i contributi) ed inviare una correttiva o una integrativa (a seconda dei momenti).

Se, però, l’errore non viene rilevato in autonomia, la fornitura potrebbe essere accettata dal sistema telematico e comportare successive contestazioni dall’Agenzia delle Entrate.

Compilazione del frontespizio

Il frontespizio rischia spesso di essere “sottovalutato” in fase di compilazione del Modello Redditi. Niente di più sbagliato. Già, perché alcuni elementi del frontespizio sono a dir poco vitali per la buona riuscita dell’invio telematico. Solo per elencare – in modo non esaustivo – qualche esempio, bisogna debitamente compilare:

  • codice fiscale dell’intermediario incaricato;
  • data dell’impegno alla trasmissione;
  • indicazione del soggetto che ha predisposto la dichiarazione (il contribuente o il professionista incaricato).

Dati e informazioni nel Quadro RS

Il caso classico del quadro la cui compilazione è rimandata dopo il calcolo delle imposte (spesso a giusta ragione, dato che ormai di consueto l’incertezza regna sovrana…) è il quadro RS. Si tratta di un quadro di natura meramente informativa, che non ha effetti sul calcolo di imposte e contributi, ma che richiede comunque informazioni obbligatorie.

La compilazione di questo quadro è delicata in diversi passaggi. Pensiamo ad esempio al rigo RS1 (dove indicare il quadro di riferimento in caso di compilazione dei quadri RA o LM), al rigo RS140 (dove obbligatoriamente bisogna indicare se vi è stata o meno la conservazione, con modalità elettroniche, di almeno un documento rilevante ai fini tributari) o i righi RS401 e RS402 (relativi agli Aiuti di Stato, mai di attualità come in questo momento).

Leggi di più: Attività occasionali nella dichiarazione 2022: come indicarle

L’importanza dei software di controllo

Gli esempi proposti, naturalmente, non sono esaustivi. Sarebbe d’altra parte impossibile pensare di riassumere in breve tempo tutti gli errori – anche meramente formali – che possono rendere problematica la fase di trasmissione del dichiarativo.

Basti pensare che il Modello Redditi Persone Fisiche ha ben 369 pagine (!) di istruzioni, suddivise in 3 fascicoli. Questo ci dà l’idea di quanto possa essere complesso un dichiarativo del genere e di quante insidie si nascondano al suo interno (in barba alla “semplificazione” e “basta un click“).

Ecco perché, come è buona norma negli studi professionali, per una serena gestione della trasmissione dei dichiarativi, è importante dotarsi di uno specifico software con controllo automatico sui vari tipi di modelli. Una soluzione che offre prestazioni eccellenti per un prezzo molto competitivo è quella presentata da GB Software.

I controlli durante la creazione del Modello Redditi 2022

GB Software, infatti, ha strutturato un sistema di controlli telematici particolarmente dettagliato ed efficace, articolato addirittura in controlli durante la creazione del modello (relativi, fra gli altri, ad alcuni degli errori riportati nel paragrafo precedente) e controlli dopo la creazione del modello (ma prima dell’invio).

Esempio di controlli durante la creazione del Modello Redditi 2022 con GB Software

I controlli dopo la creazione del Modello Redditi 2022

Nella fase successiva alla creazione del Modello Redditi 2022, GB Software ha strutturato un sistema di controlli sulla creazione dei telematici particolarmente dettagliato ed efficace. La segnalazione preventiva degli errori rilevati, nello specifico, si accompagna anche ad una classificazione degli stessi. Il software dedicato ai controlli sul Modello Redditi 2022, infatti, individua le seguenti categorie di errori:

  • che determinano lo scarto dell’intera fornitura (in caso di trasmissione contemporanea di più dichiarazioni);
  • bloccanti che determinano lo scarto della dichiarazione (e non dell’intera fornitura);
  • anomalie di entità rilevante che determinano lo scarto della dichiarazione (in questi casi l’invio viene consentito a seguito di espressa conferma del soggetto che invia);
  • anomalie di entità ridotta in presenza delle quali la dichiarazione può essere comunque trasmessa.

Un supporto tecnico di questo tipo risulta preziosissimo ai fini della qualità e del tempo delle attività di studio.

Leggi di più: Dichiarazione dei Redditi 2022 in Regime Forfettario

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