Contributi EPPI 2023: Guida completa

di Antonella Salzarulo
contributi EPPI 2023

Sei un perito industriale con Partita IVA? Allora devi fare i conti con i contributi previdenziali, quelli che ti garantiranno la pensione. Non sai ancora quali sono gli adempimenti e le scadenze dell’EPPI per il 2023? Tranquillo, leggi questa breve guida sull’EPPI per non sbagliare.

L’EPPI è l’Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati. Tale ente nasce nel 1997 in applicazione del decreto legislativo 103/96 e si occupa della previdenza obbligatoria di tutti i periti industriali iscritti negli appositi ordini e che esercitano l’attività professionale autonoma. Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sui contributi EPPI per il 2023.

Leggi di più: Dichiarazione dei Redditi 2023 in Regime Forfettario

Soggetti tenuti all’iscrizione all’EPPI

Sono tenuti all’iscrizione all’EPPI tutti coloro che:

  • sono iscritti agli Albi professionali dei Collegi Provinciali dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati;
  • esercitano attività autonoma di libera professione, in forma singola o associata, senza vincolo di subordinazione anche sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa, prestazioni occasionali e di qualsiasi altro tipo, le cui prestazioni rientrino nelle competenze specifiche del perito industriale o che siano riconducibili alle stesse, ancorché svolgano contemporaneamente attività di lavoro dipendente od altre attività di lavoro autonomo di diversa natura.

Obblighi dichiarativi per gli iscritti EPPI

Ogni anno, il lavoratore autonomo iscritto allEnte di Previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati (EPPI) ha l’obbligo di inviare una dichiarazione contenente i dati reddituali relativi all’esercizio precedente, in modo da calcolare l’importo dei contributi dovuti. Tale scadenza è prevista per il 30 settembre di ogni anno (quest’anno slittata al 2 ottobre, poiché il 30 settembre cade di sabato). La compilazione è molto semplice: basta accedere alla propria area riservata sul sito dell’EPPI e seguire tutti i passaggi per la “Dichiarazione EPPI”, inserendo i dati reddituali (fatturato e reddito) riferiti all’esercizio precedente.

Per esempio, entro il 2 ottobre 2023 bisognerà comunicare i dati riferiti al 2022.

A quanto ammontano i contributi EPPI 2023?

I contributi dovuti all’EPPI per il 2023 si dividono in:

  • soggettivo;
  • integrativo;
  • di maternità.

Contributo soggettivo

Il contributo soggettivo è obbligatorio per tutti i periti industriali liberi professionisti. Tale contributo contribuisce alla formazione del montante pensionistico. La percentuale del contributo soggettivo è pari al 18% del reddito professionale netto da lavoro autonomo.
Esistono comunque un limite massimo e un limite minimo da versare ogni anno ed è importante ricordare che il contributo soggettivo è deducibile fiscalmente.
Inoltre è possibile scegliere di versare fino al 26% del reddito (basta indicarlo nella dichiarazione reddituale annuale). Ma perchè versare di più potrebbe essere conveniente? Molto semplicemente, scegliere una maggiore aliquota e dunque versare più contributi consente di:

  • dedurre fiscalmente un importo maggiore a titolo di contributi previdenziali;
  • aumentare il montante pensione.

Contributo integrativo

Il contributo integrativo è finalizzato

  • al sostegno delle spese di gestione dell’EPPI;
  • a garantire attività di supporto agli iscritti in condizioni di bisogno;
  • in parte, ad incrementare il montante previdenziale degli iscritti.

La percentuale del contributo integrativo che il perito industriale deve applicare in fattura è pari al 5% (anche nel caso di fatture verso pubblica amministrazione). Anche in questo caso, esiste un limite minimo che varia anno per anno.

Tuttavia, a differenza del contributo soggettivo, il contributo integrativo non è deducibile fiscalmente (tranne per alcune eccezioni).

Contributo di maternità

Infine, è previsto il contributo di maternità per sostenere i neo genitori professionisti iscritti all’Ente.
La misura del contributo è annualmente determinata dal Consiglio d’Amministrazione sulla base delle disposizioni di cui all’articolo 83 del decreto legislativo 151/2001.
Il contributo di maternità è deducibile fiscalmente.

Come e quando si versano i contributi per il 2023?

Scadenze

Dunque, le scadenze per il versamento dei contributi per ogni anno di esercizio dell’attività sono:

  • 15 aprile per la seconda rata di acconto;
  • 30 settembre per la presentazione della dichiarazione dei redditi e il versamento del saldo contributivo (quest’anno la scadenza slitta al 2 ottobre);
  • 15 dicembre per la prima rata di acconto.

Modalità di versamento

In merito alla modalità di versamento dei contributi, diversi sono gli strumenti utilizzabili. In particolare è possibile versare i contributi all’EPPI mediante:

  • modello F24;
  • bonifico bancario;
  • PagoPA;
  • Eppi Card.

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