Comunità energetica e individuazione delle cabine primarie

di Alessandro De Adamo
Comunità energetica e individuazione delle cabine primarie

Per beneficiare degli incentivi riservati ad una comunità energetica è di fondamentale importanza l’individuazione geografica della cabina primaria. Scopri come non sbagliare. Ecco la guida aggiornata alla luce degli ultimi chiarimenti di ARERA

Continua il ciclo di approfondimenti dedicato alle comunità energetiche rinnovabili. Il focus va adesso su un aspetto molto importante per accedere agli incentivi previsti dalla normativa per una comunità energetica rinnovabile o un gruppo di autoconsumatori. Il riferimento è all’individuazione geografica della cabina primaria.

Una cabina primaria è una qualsiasi stazione elettrica alimentata in alta o altissima tensione provvista di almeno un trasformatore alta/media tensione o altissima/media tensione dedicato alla rete di distribuzione ovvero alla connessione di un SDC (Sistema di Distribuzione Chiuso).

Scopriamo dunque, alla luce della Deliberazione 27 dicembre 2022 n. 727/2022/R/EEL dell’ARERA, come evitare banali errori.

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Perchè è importante l’individuazione geografica della cabina primaria?

Beneficiano della tariffa incentivante sull’energia elettrica condivisa, in corso di quantificazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ai sensi dell’art. 8 del D. Lgs. 199/21, esclusivamente gli Autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) composti da consumatori e/o produttori con punti di connessione ubicati nella stessa zona di mercato identificati dalla stessa cabina primaria.

A prevederlo è stato lo stesso D. Lgs. 199/2021, posto a fondamento di tali istituti. Proprio per questo l’identificazione della zona coperta dalla stessa cabina primaria risulta fondamentale per capire l’area geografica entro cui possono essere identificati consumatori e/o produttori che possono godere del beneficio più corposo previsto dalla legge.

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Comunità energetiche: l’individuazione dell’area geografica di riferimento

Gli Autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono stati istituiti in Italia per la prima volta provvisoriamente con l’art. 42-bis del D.L. 162/2019. Sono stati poi pubblicati due provvedimenti attuativi:

  1. la Deliberazione 4 agosto 2020 n. 318/2020/R/EEL dell’ARERA;
  2. il documento “Regole tecniche per l’accesso al servizio di valorizzazione e incentivazione dell’energia elettrica condivisa” del 4 aprile 2022 del GSE.

Tra le peculiarità di questi provvedimenti vi era l’obbligo per ogni Gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente o Comunità Energetica Rinnovabili (CER) di essere ubicato sotto la stessa cabina secondaria.

Ad oggi, alla luce degli art. 30, 31 e 32 del D. Lgs. 199/2021, l’area geografica cui possono appartenere i membri di uno stesso gruppo si è ampliata. Ma in precedenza il problema principale è stato quello di prevedere una pubblicizzazione adeguata di tutte le cabine secondarie italiane, al fine di poter semplificare l’iter di identificazione dei potenziali consumatori e/o produttori potenzialmente accorpabili all’interno del medesimo ente. Infatti l’art. 9, allegato A, della Deliberazione 4 agosto 2020 n. 318/2020/R/EEL dell’ARERA, prevede solo una possibilità per i gestori di rete di implementare strumenti autonomamente definiti al fine di individuare, anche su base convenzionale, i punti di connessione sottesi a ciascuna cabina secondaria.

Comunità energetica e individuazione delle cabine primarie

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Comunità energetica: i criteri ARERA per individuare le aree geografiche

Adesso, l’art. 10, allegato A, della Deliberazione 27 dicembre 2022 n. 727/2022/R/EEL dell’ARERA definisce i criteri che le imprese distributrici devono utilizzare ai fini dell’individuazione di ogni area sottesa alla stessa cabina primaria. Pertanto non è più una facoltà, bensì un obbligo adeguarsi a tale disposizione.

L’obiettivo è quello di realizzare un’anagrafe pubblica, liberamente consultabile da chiunque, che verrà pubblicata sul sito del GSE entro il 30 settembre 2023.

I passaggi intermedi saranno i seguenti:

  • individuazione delle aree sottese a ciascuna cabina primaria da parte delle imprese distributrici che dispongono di cabine primarie, in coordinamento con le associazioni di categoria, tenendo conto:
    • della struttura delle reti elettriche;
    • degli assetti di funzionamento delle reti elettriche;
    • dello sviluppo prospettico delle reti elettriche, per quanto noto al momento dell’identificazione;
    • fermo restando il vincolo connesso all’ambito territoriale della concessione di distribuzione di energia elettrica, di ulteriori aspetti di tipo geografico funzionali a rendere fruibile l’area convenzionale individuata;
  • pubblicazione nei siti internet delle stesse imprese distributrici che dispongono di cabine primarie della prima versione delle aree sottese alle singole cabine primarie entro il 28 febbraio 2023;
  • consultazione dei soggetti interessati che possono trasmettere alle relative imprese distributrici le proprie osservazioni entro il 31 maggio 2023;
  • realizzazione da parte delle stesse imprese distributrici che dispongono di cabine primarie di layer georeferenziati di tali aree, da mettere a disposizione del GSE entro il 30 luglio 2023, secondo modalità definite dal medesimo GSE;
  • pubblicazione sul sito internet del GSE, entro il 30 settembre 2023, mediante un’unica interfaccia, di tutti i layer facenti parte di ogni cabina primaria italiana.

Sarà poi possibile con riferimento all’indirizzo di fornitura associato a ciascun POD ricercare per ciascun punto di connessione il layer di appartenenza, grazie una matrice di correlazione tra il POD e l’ubicazione del punto di connessione.

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