Bonus 600 euro: a chi spetta e come ottenerlo

di Antonella Salzarulo
Bonus 600 euro

Il Decreto Cura Italia introduce misure a sostegno dei lavoratori: un bonus di 600 euro alle partite IVA travolte dall’emergenza Coronavirus. Il bonus previsto per il mese di marzo riguarda quasi 5 milioni di persone. Scopri a chi spetta!

Con il Decreto del 17 marzo 2020, denominato “Cura Italia“, il Governo ha riconosciuto l’impatto negativo del Coronavirus sul sistema economico e finanziario nazionale e ha previsto un bonus di 600 euro da corrispondere ai titolari di partita IVA al fine di correre a sostegno degli stessi. Ma a chi spetta questa indennità? Come sappiamo, l’Italia è caratterizzata da un gran numero di lavoratori autonomi (se ne contano circa 5 milioni). Nel seguente articolo analizziamo a chi è rivolto questo bonus, quali sono i requisiti per ottenerlo e a chi richiederlo.

A chi è rivolto il Bonus 600 euro?

In particolare, il bonus di 600 euro previsto per il mese di marzo riguarda:

  • i liberi professionisti titolari di partita IVA attiva alla data del 23 febbraio 2020 e i lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla stessa data, iscritti alla Gestione separata (di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • i lavoratori:
    • autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie (rientrano in questa categoria gli artigiani, i commercianti, i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni);
    • dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione e purché gli stessi non risultino titolari di pensione o di rapporto di lavoro dipendente;
    • del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
    • iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo (con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo) da cui è derivato un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione  purché non risultino titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione.

Come ottenere il Bonus 600 euro: l’ipotesi “click day”

Attualmente non è chiaro in cosa consisterà questo bonus: se in un’erogazione in denaro, un credito d’imposta o altro. Così come non è stata specificata la modalità per richiedere l’indennità. Tra le varie ipotesi si è profilata quella del c.d. “click day” ovvero dell’apertura di una finestra temporale nella quale inoltrare telematicamente la domanda, ricevendo il pagamento forse già dal mese successivo. Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stato proprio il presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, scatenando non poche polemiche alla luce del fatto che i potenziali aventi diritto sono quasi 5 milioni e le risorse fissate sono invece limitate (2,16 miliardi di euro).

Non a caso sono arrivate le pronte smentite del Governo, nelle persone del viceministro dell’Economia Misiani e del ministro del Lavoro Catalfo. Ciò ha spinto anche l’Inps, tramite un comunicato stampa, a scartare in maniera definitiva l’ipotesi del “click day“. Si attendono a questo punto comunicazioni ufficiali in merito alle modalità con cui ottenere il bonus.

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Decreto Cura Italia: Bonus e limiti di spesa

L‘INPS dovrà provvedere a monitorare il rispetto del limite di spesa per ciascuna categoria di lavoratori e comunicare i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze.

I limiti di spesa per l’anno 2020 previsti dal Decreto sono i seguenti:

  • 203,4 milioni di euro per i professionisti e i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
  • 2160 milioni di euro per i lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago;
  • 103,8 milioni di euro per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • 396 milioni di euro per i lavoratori del settore agricolo;
  • 48,6 milioni di euro per i lavoratori dello spettacolo.

Il Bonus viene tassato?

La risposta è no: il bonus non è tassabile. Infatti nel Decreto si evince che “l’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917”. Inoltre l’indennità, qualora ci siano le risorse necessarie, potrebbe essere riproposta con un nuovo decreto nel mese di aprile.

Alla luce di quanto analizzato, si evidenziano i principali aspetti che hanno suscitato perplessità e polemiche.  Le criticità sono sostanzialmente due: l’esiguità delle risorse messe a disposizione rispetto al numero di partite IVA attive sul territorio nazionale e il fatto non che siano ricompresi i professionisti iscritti alle casse previdenziali ordinistiche a cui sembrerebbe essere destinato il c.d. “reddito di ultima istanza“.

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